Da potho a photo, suoni e immagini della Sardegna. Come nasce il concorso “No photo reposare”

Un concorso web per creare viralità, una mostra per sottolineare l’originalità, un catalogo per evidenziare l’identità. Raccontare la Sardegna non è mai facile: testardaggine e orgoglio sono caratteristiche ben note che si ritrovano nei suoi abitanti tanto quanto nei suoi luoghi. Ma come rendere tutto ciò un punto di forza? La mente è volata alle note di A Diosa , poesia e canzone ricca di spirito e simboli ben noti a tutti noi. Come renderli concreti? Attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, la photo. Singolarità e collettività sono stati i punti fermi da cui è nato il progetto “No photo reposare – Le stagioni della Sardegna”: una foto cento argomenti, cento argomenti in una foto. Questa è la visione che il Coordinamento Giovani FASI vuole veicolare della nostra terra, usando un linguaggio alla portata di tutti e in grado di arrivare a tutti con forza, potenza, capacità evocativa.

I giovani vogliono dare un’idea di Sardegna uguale e diversa, un luogo pieno di spunti ed energie, non solo un luogo di vacanze in riva al mare. Attraverso le foto del concorso non solo bellezza, ma anche ricerca di nuovi approcci, nuove strade, nuovi incontri: tutto volto verso il futuro senza dimenticare la forza e la potenza del passato e della tradizione.

I giovani credono che il rafforzamento del turismo culturale debba essere una priorità per la Sardegna. Infatti mettere al centro la cultura significa non solo riuscire a superare la stagionalità, ma anche offrire nuove realtà che racchiudono antichi significati, promuovere zone interne, proporre offerte per più turismi, sfruttando le eccellenze naturali, storiche, artigianali, artistiche, produttive, enogastronomiche e identitarie. Ma oltre a tutto questo, attraverso gli scatti fotografici, è stata fatta la scelta di mettere al centro l’insolito, l’alternativo, il diverso o, al contrario, spingere l’acceleratore sullo stereotipo per spogliarlo del suo aspetto negativo e trasformarlo in punto di forza. Questo catalogo documenta un momento significativo, un lavoro costruito e volto a incrementare la conoscenza del patrimonio culturale isolano in tutte le sue declinazioni. Mettere al centro la cultura è perciò un imperativo categorico per farne il motore a cui affidare il ruolo più attivo nello sviluppo del territorio e della società. Dall’epoca nuragica ai giorni nostri, la Sardegna è una miniera di ricchezze per gli occhi e per la mente e il suo patrimonio culturale immateriale è in grado di offrire emozioni uniche 12 mesi l’anno.

Mattia Lilliu

Coordinatore Giovani FASI

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